Il direttore di GSE, Luca Barberis, è stato ospite a CLIM-ACT! Expo, la manifestazione che ha coinvolto associazioni, imprese e cittadini a Verona, uniti per ripensare un nuovo modello di fare sistema e fronteggiare insieme l’emergenza climatica.

Quali sono le opportunità che le CER mettono in campo?

Innanzitutto quella di mettere in relazione la fase della generazione dell'energia con la fase del consumo in un contesto di prossimità, realizzando una sorta di bilanciamento territoriale. Inoltre le CER permettono dimettere in relazione i consumi con la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questa condivisione consapevole verrà premiata con un incentivo che aiuterà a realizzare quest'impianto.

Siamo ancora in attesa dei decreti attuativi. A che punto siamo?

Siamo in attesa, è vero. A valle del decreto attuativo verranno realizzatele regole operative da parte del GSE che ci avvieranno alla fase vera e propria di richiesta degli incentivi.

Qual è il futuro delle CER, considerato che si sta andando sempre di più verso una società dove le energie rinnovabili giocano un ruolo sempre più fondamentale?

Le CER sono una grande opportunità per i consumatori di rendere i propri consumi sostenibili da un punto di vista ambientale ed economico: la chiave sta qui.

Ci sono delle scadenze molto importanti in ballo, per quanto riguarda le fonti rinnovabili, a livello europeo. Secondo lei, sono obiettivi raggiungibili concretamente?

Questo è il trend a cui stiamo assistendo: una strategia di decarbonizzazione che passa attraverso la contrazione di quei vettori energetici tradizionali come quelli legati al gas o ai prodotti petroliferi. La mobilità elettrica è molto rappresentativa del percorso che stiamo e dovremo continuare a intraprendere.

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