7/7/2023
Giordano Veronesi racconta, nel nostro documentario storico sulla Lucense, la nascita di questa realtà importante e rivoluzionaria, raccontando la storia dei 26 pionieri che decisero di intraprendere con audacia quest'impresa.
È stata un po' sofferta la storia, sembrava veramente che lo stato ci portasse via una ragione di vita e quindi direi che non è stata vista bene. È stata distrutta una cosa che stava funzionando e che pensiamo ha portato la corrente elettrica sulla Lessinia e la Valpantena. A casa mia si è sempre parlato di Lucense. Questa rappresentava una parte cospicua delle rendite del paese perché una ventina di cittadini di Lugo si sono impegnati cent’anni fa, proprio una mentalità da pionieri, per creare un centralino. Insomma, qualcosa di inimmaginabile. Gente che non aveva acqua, o ne aveva poca disponibilità, però è riuscita a dar vita a qualcosa di straordinario per l’epoca. Davvero degli eroi.
Una delle cose alle quali ho dato molta attenzione è stata quella di voler ricordare tutte le famiglie dei soci fondatori e gli eredi dei fondatori, perché mi sembrava doveroso ricordarli e hanno fatto qualcosa di straordinario. Pensate che in Valpantena c’erano quasi 40 mulini mentre a Lugo 12, dopo con il Mulino di Giare e una tubazione che arrivava dal ponte di Veja.
Era un’organizzazione che soddisfaceva anche e livello monetario, perché essere soci della Lucense era un plus per il paese. Ma sul più bello, quando stava andando bene, ce l’hanno portata via.
Nonostante ciò non ce la siamo fatti rubare totalmente perché poi dalla Lucense è nato Carrera. Durante un periodo di crisi lavorativa femminile nella Valpantena al prete Don Bodini venne un’idea, aprire una fabbrica di bambole c’è stato un momento in cui le bambole Mabel di Lugo erano su tutti i giornali. È da qui che nascerà Carrera.