Siamo stati nel Comune di Grezzana, vicino al confine di Sant’Anna D’Alfaedo, dove abbiamo incontrato l'imprenditore Carlo Tacchella, che ha raccontato ai nostri microfoni la storia visionaria di Lucense e l'eredità che ha lasciato oggi.

«La centrale oggi è cambiata del tutto, non c’è più nulla di quello che c’era un tempo. Tornando a Pitturi (il padre Arturo, ndr), tempo fa l'avevano incaricato di riaffrescare la zona di soffitto crollata. All'inaugurazione del parco hanno detto che il soffitto era stato fatto talmente bene che sembrava esser stato realizzato da un pittore: ecco l'origine del soprannome Pitturi».‍

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