La recente revisione della Net Zero Roadmap dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) offre una visione incoraggiante per il futuro del nostro pianeta. Nonostante le sfide in corso, esiste ancora la possibilità di contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C, ma è imperativo che i paesi sviluppati intensifichino i loro sforzi e rafforzino la cooperazione a livello mondiale.

L'AIE evidenzia che il progresso verso l'obiettivo di eliminare completamente le emissioni di gas serra dal settore energetico globale e di limitare il riscaldamento globale è ancora realizzabile, grazie ai notevoli avanzamenti nelle tecnologie energetiche pulite. Tuttavia, viene sottolineata l'urgenza di accelerare l'azione in vari settori. Fatih Birol, direttore esecutivo dell'AIE, afferma che la cooperazione internazionale è essenziale per il successo e invita i governi a dissociare la questione climatica dalla politica geopolitica, riconoscendo la gravità della sfida che ci attende.

Un punto centrale evidenziato è che il percorso verso le zero emissioni nette nel settore energetico globale richiede azioni più audaci e deve tener conto delle varie situazioni nazionali per garantire una transizione equa. Di conseguenza, le economie avanzate dovrebbero anticipare gli obiettivi, concedendo più tempo alle economie emergenti e in via di sviluppo.

L'AIE propone che le economie avanzate raggiungano lo zero netto entro il 2045, mentre la Cina dovrebbe farlo intorno al 2050, e le altre economie emergenti e in via di sviluppo molto dopo il 2050. Questa suddivisione dei tempi tiene conto delle realtà nazionali e delle risorse disponibili.

Il cammino verso zero emissioni nette consentirebbe a tutti di accedere a fonti di energia moderne entro il 2030, con un investimento annuo di circa 45 miliardi di dollari, rappresentante poco più dell'1% degli investimenti totali nel settore energetico. Nel nuovo percorso energetico, la spesa globale per l'energia pulita aumenterebbe notevolmente, passando da 1,8 trilioni di dollari nel 2023 a 4,5 trilioni di dollari all'anno entro i primi anni del 2030.

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