Amministrazioni

30/11/2022

A Napoli il focus sulle Comunità energetiche solidali

Articolo a cura di 
Redazione

Martedì 29 novembre si è svolto in diretta streaming e presso le Gallerie d’Italia di via Toledo a Napoli, l’evento Sharing Energy: Comunità energetiche Solidali.

Come segnala l’Ansa, l’incontro ha visto la partecipazione di esponenti del Terzo settore, istituzioni e rappresentanti del mondo produttivo. È stata l’occasione per presentare le Comunità Energetiche realizzate, in coprogettazione con Intesa Sanpaolo, dalla Fondazione di Comunità San Gennaro di Napoli e dalla Fondazione di Comunità di Messina. Le nuove forme di “alleanze” saranno dunque destinate all’autoproduzione e distribuzione di energia rinnovabile e a basso costo ai membri aderenti della comunità.

«Intesa Sanpaolo racconta il supporto a due comunità energetiche di Napoli e Messina, per risolvere con questo sostegno alle due comunità diffuse i temi della povertà energetica che sta aumentando». Così Elisa Zambito Marsala, responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo, ha illustrato l’impegno della Banca nel Piano di Impresa 2022-2025 a sostegno della sostenibilità sociale e povertà energetica con focus sulle Comunità Energetiche, per dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione.

L’aumento dei costi di energia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, «si somma – spiega Zambito – alla crisi economica che investe l’Italia in un contesto internazionale. Parliamo di quattro milioni di famiglie per nove milioni di cittadini italiani che soffrono e che sosteniamo partendo dal Sud, in territori maggiormente colpiti da questa crisi. Attraverso le Comunità supportiamo iniziative di inclusione sociale, ma il nostro obiettivo è di spingere l’applicazione di questa strategia anche su altri territori con comportamenti virtuosi. Parliamo in generale di oltre 360.000 associazioni no profit che possono sostenere la povertà energetica con il loro contributo».

«Questo progetto è intrigante – spiega don Antonio Loffredo, fondatore della Fondazione di Comunità San Gennaro – perché è la dimostrazione di come le cose che partono dal basso alla Sanità funzionano. La Comunità energetica era già stata citata dal Papa nella sua enciclica verde, dicendo che bisogna pensare ai poveri che devono avere l’accesso all’energia rinnovabile. E noi, la nostra comunità, siamo inseriti in questo processo di sviluppo, che portiamo avanti così come abbiamo fatto trasformando le pietre abbandonate nelle catacombe di San Gennaro in un meraviglioso patrimonio da ammirare».

Gaetano Giunta, fondatore della Fondazione Messina, racconta poi l’esperienza siciliana: «Nella nostra zona esiste un Parco Energetico già da più di dieci anni che produce energia dal sole e dal mare, è una scelta in cui crediamo da tempo. Dallo scorso dicembre grazie al sostegno anche progettuale di Intesa Sanpaolo è nata la Comunità Energetica del condominio ecologico di Fondo Saccà: parliamo di energia solidale che la Fondazione promuove anche grazie ad un’impresa sociale una Energy Service Company (ESCo), che destina il suo profitto a progetti di sviluppo sociale, ma non solo. Collaboriamo con vari centri di ricerca per creare prototipi funzionali al sostegno della transizione verde. Attività che sono una lotta anche alla disuguaglianza e alla povertà. Una circolarità green e virtuosa in tutti i suoi aspetti».

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