24/7/2023
La nascita della prima Comunità energetica del territorio a nord di Verona, La Lucense 1923 società Benefit, annunciata lo scorso 30 giugno a Villa Arvedi di Grezzana a un secolo dalla fondazione di una prima centrale idroelettrica omonima che diede il là a un primo serio spirito cooperativistico tra gli abitanti della Valpantena, apre scenari interessanti anche per la Lessinia, ovvero la montagna veronese.
Se da una parte la neonata Comunità energetica potrebbe garantire a regime almeno 10 MWp di nuovi impianti rinnovabili, soddisfando quasi totalmente il fabbisogno energetico di 4.429 nuclei familiari della Valpantena, dall’altra avremmo un territorio adiacente al primo con le caratteristiche ideali per proseguire con il sogno concreto di avere un’intera area del territorio veronese “Co2 free”, a zero emissioni.
Con i suoi 25 mila abitanti in 291 chilometri quadrati (dati CCIAA), la Lessinia centrale si presterebbe come caratteristiche morfologiche, ambientali e di contesto a mettersi in rete dal punto di vista energetico, capitalizzando al meglio il nuovo quadro normativo che invita a mettersi assieme anche per avere dei benefici economici.
La scelta di avere un impatto zero dal punto di vista dell’inquinamento, con una fornitura certificata al cento per cento da fonti rinnovabili, non solo aiuterebbe le aziende agricole e artigianali, ma anche le famiglie delle aree periferiche di avere un risparmio economico in bolletta, ma potrebbe essere un quid in più da aggiungere ai tanti elementi di sostenibilità che questo territorio può vantare rispetto ad altri.
La strada, con la nascita de La Lucense 1923 SB è tracciata, e la volontà degli amministratori locali, intervenuti sul palco del Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova in occasione della decima edizione degli Stati Generali della Lessinia, è chiara: uniti si può fare.
La Lessinia Co2 free è tutt’altro che un’utopia, anzi potrebbe materializzarsi prima di quanto crediamo.