8/5/2023
Articolo in collaborazione con WeForGreen
Le Comunità energetiche stanno diventando sempre più diffuse come modello energetico che promuove l'utilizzo delle energie rinnovabili e avvicina le persone e le imprese alla filiera di produzione, creando una cultura ecologica e uno stile di vita sostenibile. Consentendo la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili di proprietà condivisa tra più soggetti, le Comunità energetiche sono capaci di generare impatti positivi sia per i partecipanti che per le comunità coinvolte.
Si tratta di modelli energetici identificati sia a livello europeo, grazie alla direttiva RED II (Renewable Energy Directive), sia a livello italiano, attraverso il Decreto Legislativo 199/21. Tuttavia, ancor prima del loro riconoscimento normativo, possiamo trovare esempi di Comunità energetiche senza limiti territoriali che affondano le proprie radici nella storia. Uno di questi è WeForGreen.
WeForGreen si ispira infatti ad una delle prime esperienze di autoproduzione energetica d’Italia: la società idroelettrica “La Lucense” fondata nel 1923 da un gruppo di 26 famiglie di Lugo di Grezzana (VR) con l’obiettivo di produrre energia elettrica e distribuirla tra i consumatori del paese e dei dintorni. Questa storia di sviluppo del territorio ha ispirato i pronipoti di quei cittadini a costituire ForGreen Spa nel 1999 e reinterpretare l'idea di Comunità energetica in chiave moderna attraverso le cooperative energetiche WeForGreen.
L'assemblea annuale delle cooperative energetiche WeForGreen è sempre un momento di grande valore e condivisione tra tutti i soci coinvolti e anche quest'anno è stata un'occasione preziosa per presentare i progetti di autoproduzione del2023.
Riccardo Tessari, vice Presidente della cooperativa, con entusiasmo ci racconta i dettagli di questa nuova fase del nostro cammino verso l'energia sostenibile. "Il progetto “Centenario Lucense”, nome che vuole evocare la storia da cui proveniamo, ha l’obiettivo di installare almeno 3 MWp di nuovi impianti fotovoltaici grazie alla raccolta di capitale promossa in questi mesi. È un impegno economico significativo” spiega Tessari, “ma che ha visto confermare la fiducia e l'entusiasmo dei nostri soci nei confronti di questa nuova fase di sviluppo. Il76% di questa somma, ovvero 1,6 milioni di euro, è infatti già stato raccolto in pochi mesi dal lancio del progetto e grazie ad un contributo collaborativo importante dei nostri stessi soci, che hanno raccontato il modello e i suoi benefici ad amici e parenti.
Le risorse collegate al progetto Centenario Lucense, che ammontano in totale a 2,1 milioni di euro, saranno impiegate nella realizzazione di impianti fotovoltaici condivisi nel territorio di Verona - e della Valpantena in particolare - e nel Salento, dove storicamente WeForGreen ha una presenza consolidata e un rapporto virtuoso con gli stakeholder locali.
Gli impianti saranno realizzati su tetti di imprese, su terreni marginali (come ex cave o discariche),su terreni in prossimità di zone industriali o autostrade (le cosiddette Solar Belt) e su terreni agricoli utilizzando la tecnologia dell’agrivoltaico. Attorno ai nostri impianti condivisi nasceranno poi delle Comunità di Energia Rinnovabile (CER) locali che ci permetteranno di generare ulteriori benefici assieme al territorio, distribuendone una parte proprio alle comunità locali con le quali lavoreremo.
Attraverso i nuovi progetti di autoproduzione e l’installazione dei nuovi impianti fotovoltaici, WeForGreen darà un ulteriore impulso alla produzione di energia pulita, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e dimostrando ancora una volta come l'impegno collettivo e la partecipazione attiva possano fare la differenza nella costruzione di un futuro più sostenibile per tutti.