24/4/2023
È stata costituita, nell'ambito di un'iniziativa pubblica presso il Centro congressi del comune di Lavarone, la nuova Comunità energetica rinnovabile (CER) "Green Land". La Cer ha assunto la forma giuridica della Cooperativa di comunità. Opererà nel territorio dell'Alpe Cimbra, in Trentino, mettendo in rete operatori economici, sociali e culturali per promuovere la sostenibilità energetica, economica e sociale dell'intero distretto.
A parlarcene, il suo presidente, Christian Caneppele, assessore del Comune di Lavarone con delega agli obiettivi dell'Agenda 2030.
Abbiamo iniziato a ragionare su questo strumento praticamente da subito, quasi due anni fa. Da lì ci siamo chiesti quale fosse la strada migliore da percorrere per sviluppare una comunità energetica nel nostro territorio. Con la legge regionale uscita a gennaio 2022 abbiamo trovato nella cooperativa di comunità l’organizzazione migliore per poter apportare benefici sul territorio. La CER di Lavarone nasce infatti su spinta del Comune, che si fa soggetto aggregatore di altre realtà. Siamo partiti con una serie di incontri informativi con la popolazione, nei quali abbiamo voluto raccontare e far capire l’importanza delle comunità energetiche, uno strumento che magari per i non “addetti ai lavori” potrebbe non essere semplice da comprendere. Abbiamo quindi voluto trasmettere il beneficio delle CER e soprattutto della cooperativa di comunità.
Lo abbiamo scelto perché per noi la cooperativa ha una doppia missione, quella energetica e quella sociale. Il nostro scopo, infatti, non è solo mutualistico ma comunitario. I vantaggi dunque non vanno solo ai soci della cooperativa ma a tutta la comunità estesa. Dal Comune di Lavarone ci siamo ampliati all’area dell’Alpe Cimbra, comprendendo i Comuni di Folgaria, Luserna e Altopiano della Vigolana, e siamo pronti ad allargarci ancora. Aggregare tutti questi Comuni è stata per noi una grande soddisfazione: abbiamo cinquanta soci fondatori - di cui tredici attori collettivi (quindi imprese del territorio e famiglie cooperative locali) e 37 soci individuali - e altri 45 sono in entrata. Questo progetto, dunque, è molto sentito come parte della nostra territorialità. Il nostro fine ultimo è usare l’energia per riuscire a portare la popolazione a sentirsi parte del progetto e del territorio di cui fa parte, cosa in cui il Trentino era già bravo, ma che magari con il Covid ha perso un po’.
Abbiamo dovuto aspettare l’approvazione della legge regionale sulla cooperativa di comunità, e da lì abbiamo trovato grande collaborazione con gli enti locali. Abbiamo scritto lo statuto insieme alla Provincia autonoma di Trento, la Federazione trentina delle cooperativa e all’assessore Mario Tonina, insieme all’aiuto della Confcooperativa nazionale. Dovevamo mescolare lo statuto tipico di una cooperativa di comunità ai vincoli delle comunità energetiche, vale a dire le direttive del GSE.
A dire la verità no, perché si tratta di due modelli diversi che hanno seguito percorsi diversi. Sicuramente collaboreremo, ma di fatto per ora non ci siamo sentiti.
Sembra facile, ma non lo è. È meglio trovare molti soggetti promotori e aggregarsi in maniera ampia, per vedere dei veri e propri benefici.
Il Comune di Lavarone è molto attento alla sostenibilità e si fa promotore in prima linea degli obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’ambito infrastrutturale stiamo installando gli ulteriori 83 kWatt su un’altra copertura di un edificio delle scuole elementari e abbiamo in programma altri ampliamenti. Stiamo pensando poi a dei corsi di formazione per i residenti e per i turisti stessi.