CER, ora sappiamo come e, soprattutto, dove si possono fare

Articolo a cura di 
Matteo Scolari

Sul perché dovremmo creare una comunità energetica non ci sono dubbi: c’è una produzione di energia da fonte rinnovabile con beneficio per l’ambiente, ci sono minori costi dell’energia per i cittadini e le imprese, ci sono nuove opportunità economiche e sociali per il territorio. Sul come farlo, abbiamo le idee altrettanto chiare, anche se mancano ancora i decreti attuativi del Governo, ma nel frattempo altri soggetti, a partire da Arera, hanno messo ordine. Quello che fino a poche settimane fa non sapevamo, invece, era dove si potrebbe avviare una CER.

A dare questa risposta ci ha pensato Enel Distribuzione, che sul proprio sito - lo scorso 28 febbraio - ha pubblicato la mappa dell’Italia suddivisa per “aree geografiche convenzionali di appartenenza” secondo quanto previsto dalla Delibera ARERA 727/2022/R/eel e ai sensi del TIAD (il testo unico che regola le modalità per valorizzare l'autoconsumo diffuso).

E-Distribuzione rende disponibile uno strumento utile per individuare le aree convenzionali afferenti alle cosiddette cabine primarie sul territorio nazionale e la provincia di Verona, ad esempio, ne conta oltre 30, di cui 26 nel territorio provinciale che afferiscono proprio a E-distribuzione, e 8 di competenza di VReti Agsm-Aim che insistono sui territori comunali di Verona e di Grezzana.

Navigando sulla pagina dedicata alla mappa nazionale è possibile avviare uno sguardo, zoomando, sulle porzioni interessate o inserendo il CAP di interesse, in questo modo viene fornito il codice relativo all’area di competenza.

Con la mappa si ha così la possibilità di operare in “self-service”, rispettando le esigenze di chiunque desideri aderire a una comunità energetica (clienti, aziende, energy manager, istituzioni o comuni) fornendo dati geografici utili a prendere delle decisioni informate o creare dei piani futuri di sviluppo.

Tassello dopo tassello si sta componendo il puzzle definitivo per dare il là in modo deciso a un modello, quello delle CER, destinato a cambiare – in meglio  e per sempre – il nostro rapporto nei confronti delle fonti energetiche, introducendo elementi di sostenibilità e di risparmio dai molteplici risvolti positivi.

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