24/3/2023

Anche Pescantina crede nelle comunità energetiche

Articolo a cura di 
Valentina Ceriani

È stata la sala consiliare del Comune di Pescantina, in Lungadige Giacopini 1, ad ospitare ieri sera alle 18 il convegno dal titolo “Pescantina Sostenibile”, organizzato da Verona Network in collaborazione con BCC Valpolicella Benaco Banca e patrocinato dal Comune di Pescantina.

Ad inaugurare la serata è stato il sindaco Davide Quarella, il quale ha ricordato come le comunità energetiche siano strumenti che interessano tanto i privati e le imprese quanto i comuni: «A Pescantina abbiamo una discarica e presto partiranno i lavori per la bonifica, ma abbiamo già lanciato un forte messaggio alla Regione Veneto sulla possibilità di installare dei pannelli fotovoltaici sulla parte già bonificata: si tratta di quattro ettari di terra già pronti e nei prossimi anni diventeranno dodici. Li metteremo a disposizione delle comunità energetiche».

Il presidente della BCC Valpolicella Benaco Banca, Daniele Maroldi, ha ricordato l’origine e la mission di un istituto di credito come il loro, che sono quelle di «essere vicini al territorio, alle imprese e ai cittadini, sostenendo tutto ciò che riguarda il benessere delle comunità».

L’Eurodeputato Paolo Borchia ha sottolineato con ottimismo l’impegno dell’Europa sul tema delle CER: «Lo schema di decreto che è stato previsto dal governo è arrivato a Bruxelles per la verifica della compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato. Verosimilmente ci si aspetta che per la fine di aprile arrivi una risposta: non prevediamo brutte sorprese».

Il consigliere regionale e presidente della 3^ Commissione Energia Regione Veneto Marco Andreoli ha spiegato i motivi che hanno portato alla nascita della legge regionale n.16 del 5 luglio 2022 sulle Comunità Energetiche: «La legge è stata approvata all’unanimità è non era scontato che accadesse, questo a testimonianza che la politica, quando ci sono temi seri e urgenti, sa fare anche sistema. – ha continuato Andreoli – Non abbiamo una dotazione economica stratosferica: abbiamo previsto 250mila euro per il 2023 e 250mila euro per il 2024 per i comuni e le ATER delle varie province del Veneto per gli studi di fattibilità propedeutici alla realizzazione delle comunità energetiche. Abbiamo anche 10 milioni di euro che arrivano dal programma regionale del FSE+ per la realizzazione di CER e riguarderà tutti».

Il convegno è proseguito con la presentazione di tre case histories. Ad aprire è stato l’Amministratore Delegato di NextGen Spa, Germano Zanini, che ha presentato alcuni dati riguardanti l’aumento del prezzo dell’energia negli ultimi mesi e ha raccontato il progetto “Lucense 1923”: «I prezzi dell’energia all’ingrosso, nell’agosto scorso, erano arrivati a 500 euro. Oggi siamo arrivati a soli 142 euro, ma siamo sempre al +100% rispetto a due anni fa. Le comunità energetiche sono un’opportunità straordinaria per il nostro territorio, perché consentono ai cittadini e ai comuni di aggregarsi per produrre energia».

Di strumenti finanziari per imprese e famiglie ha parlato Denis Savoia, Responsabile Segmento Privati e P.O.E. Valpolicella Benaco Banca: «La nostra banca opera da sempre a favore del territorio in ottica di crescita responsabile e sostenibile. Non è un momento facile per le banche, con il deterioramento del credito che si sta facendo sentire. Questo significa che ci sono meno disponibilità e, quindi, più scrupolosità nello scegliere i progetti da finanziare. Tra questi, sono favoriti quelli che rispettano i cosiddetti criteri ESG (Environmental, Social, Governance) e che favoriscono la nascita di progetti come le CER».

A chiudere il convegno, la testimonianza Riccardo Tessari, vicepresidente della Cooperativa WeForGreen Sharing, che raggruppa al suo interno oltre 1300 soci e che ha concesso la possibilità a tante persone di accedere ai benefici economici e ambientali, fin dal lontano 2011: «Nel 2022 la cooperativa è riuscita a proteggere i propri soci dagli aumenti di prezzo registrati sul mercato elettrico e questo ha stimolato comportamenti di consumo più sostenibili da parte dei soci, generando un impatto ambientale positivo. La transizione energetica non la possiamo fare per imposizione ideologica, ma attraverso modelli economici innovativi come le CER».

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